Do Fa Do Fa Do Fa Do Fa Davanti alla scuola tanta gente Do Fa otto e venti, prima campana Do Fa "e spegni quella sigaretta" Lam e migliaia di gambe e di occhiali Sol di corsa sulle scale Do Fa Le otto e mezza tutti in piedi Do Fa il presidente, la croce e il professore Do che ti legge sempre la stessa storia Fa sullo stesso libro, nello stesso modo, Do Fa con le stesse parole da quarant'anni Do Fa di onesta professione Lam Ma le domande non hanno mai avuto Sol una risposta chiara Do Fa E la Divina Commedia, sempre più commedia Do al punto che ancora oggi io non so Fa se Dante era un uomo libero, un fallito Do Fa Do Fa o un servo di partito o un servo di partito Lam Sol Ma Paolo e Francesca, quelli io me li ricordo bene Do Fa perché, ditemi, chi non si è mai innamorato Do di quella del primo banco, Fa la più carina, la più cretina, Do Fa cretino tu, che rideva sempre Do proprio quando il tuo amore aveva le stesse parole, Fa gli stessi respiri del libro che leggevi di nascosto Do Fa sotto il banco Lam Mezzogiorno, tutto scompare, Sol "avanti! tutti al bar" Do Fa Dove Nietsche e Marx si davano la mano Do Fa e parlavano insieme dell'ultima festa Do e del vestito nuovo, fatto apposta Fa Do Fa e sempre di quella ragazza che filava tutti (meno che te) Do Fa meno che te Lam e le assemblee e i cineforum i dibattiti Sol mai concessi allora Do Fa e le fughe vigliacche davanti al cancello Do Fa e le botte nel cortile e nel corridoio, Do primi vagiti di un '68 Fa Do Fa ancora lungo da venire e troppo breve, da dimenticare! Lam Sol E il tuo impegno che cresceva sempre più forte in te... Do Fa "Compagno di scuola, compagno di niente Rem Sol ti sei salvato dal fumo delle barricate? Do Fa Compagno di scuola, compagno per niente Rem Sol ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu? Do Fa Rem Sol Do Fa Rem Sol
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